Bandiere blu la Puglia cresce ed è seconda in Italia con 18 località: fuori Otranto, dentro Ugento e Castro
Bandiere blu la Puglia cresce. Le valutazioni affidate ad una Ong Danese Fee, hanno esaminato una serie di dati tra i quali la pulizia delle acque e una serie di servizi: nel 2022 la regione Puglia sale di un gradino a livello nazionale, rispetto all’anno scorso, fermandosi al secondo posto.
Per il 2022 la Puglia ha tre nuove Bandiere Blu, e con un totale di 18 vessilli sale di un gradino a livello nazionale, rispetto all’anno scorso, fermandosi al secondo posto insieme alla regione Campania e alla regione Toscana e cedendo il primato solo alla Liguria la quale ne ha ben 32. Bandiere blu la Puglia cresce.
La regione continua a crescere, per la pulizia delle sue acque e per una serie di servizi che concedono solo ad alcune località il prestigioso riconoscimento. Ma a scandagliare i dati le sorprese non mancano.
Tra nuove new entry e nuove uscite
Perché le new entry della prossima estate sono Rodi Garganico (provincia di Foggia), Ugento e Castro nel Leccese, e quest’ultima rientra dopo un anno di digiuno. A tre nuove entrate corrispondono però due uscite, e pesano non poco: perde la Bandiera Blu Otranto, e clamorosamente la stessa sorte capita anche alle Isole Tremiti. Bandiere blu la Puglia cresce.
Tirando le somme e facendo le differenze rispetto al 2021 la Puglia cresce di una Bandiera Blu, in quanto erano 17 quelle dall’anno 2021 contro le 18 di quest’anno, e per il resto conferma le destinazioni balneari di Peschici e Zapponeta (Foggia), Margherita di Savoia e Bisceglie (provincia Bat), Polignano a Mare e Monopoli (Bari), Fasano, Ostuni e Carovigno (Brindisi), Melendugno, Salve e Nardò (Lecce), Castellaneta, Maruggio e Ginosa (Brindisi). Bandiere blu la Puglia cresce.
Metodi di analisi della Ong Danese Fee
La Ong Danese Fee (Foundation for environmental education) per la 36esima edizione ha come sempre analizzato non solo la qualità delle acque degli ultimi quattro anni, ma anche l’efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria, la raccolta differenziata e le aree pedonali, le piste ciclabili, l’arredo urbano e le aree verdi, l’assenza di barriere architettoniche, per un totale di 32 criteri di valutazione che sono stati giudicati insieme con i ministeri della Transizione ecologica, delle Politiche agricole e del Turismo, il coordinamento assessorati regionali al Turismo, l’Ispra, l’Istituto superiore di sanità, il Laboratorio di oceanologia ed ecologia marina dell’Università della Tuscia, la federazione nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici e l’Anci, e pure con i sindacati balneari (Sib-Confcommercio, Fiba, Confesercenti) e la sezione salvamento della Fin.

I comuni premiati possono fregiarsi adesso della Bandiera Blu, perché la Puglia cresce. Bandiere blu la Puglia cresce. Ma attenzione a un dettaglio in quanto il riconoscimento è per tratti specifici di litorale, e quindi può capitare che una stessa località abbia più tratti di costa “blu”, e un’altra solo uno.
Un’indicazione importante per i bagnanti della prossima estate e per i turisti, sono le bandiere blu della che Puglia cresce. E allora sciogliendo la trama dei 18 Comuni pugliesi il risultato si moltiplica:
Elenco dei comuni pugliesi premiati dalla Ong Fee
- a Monopoli ci sono Cala Paradiso, Capitolo, Castello Santo Stefano e Lido Porto Rosso;
- a Polignano a Mare Cala Fetente/Cala San Giovanni, Cala Paura, Ripagnola/Coco village club e San Vito; a Carovigno Mezzaluna, Pantanagianni, Punta Pennagrossa;
- a Fasano Egnazia-Canne Bianche, Savelletri, Torre Canne;
- a Ostuni Creta Rossa, Lido Fontanella, Lido Morelli, Pilone (Viar beach-Lido Stella), Rosamarina (Rodos-Capanno-Lambertiana);
- a Bisceglie La Salata e Salsello;
- a Margherita di Savoia Centro urbano – Cannafesca;
- a Peschici Baia di Manaccora, Baia di Peschici, Baia di San Nicola, Calalunga, Gusmay, Procinisco, Sfinale;
- a Rodi Garganico Riviera di Levante e Riviera di Ponente; a Zapponeta c’è Lido;
- a Castro la Sorgente e la Zinzulusa;
- a Melendugno Roca, San Foca/Centro/Torre Specchia, Torre dell’Orso, Torre Sant’Andrea;
- a Nardò Portoselvaggio, Santa Maria al Bagno, Sant’Isidoro, Torre Squillace e Santa Caterina;
- a Salve Torre Pali Marina di Pescoluse, Posto Vecchio;
- a Ugento Torre San Giovanni, Torre Mozza, Lido Marini;
- a Castellaneta Riva dei Tessali/Pineta Giovinazzi/Castellaneta Marina/Bosco della Marina;
- a Ginosa la sua Marina; a Maruggio Acquadolce, Campomarino, Commenda.
Confermati inoltre i sette approdi del 2021, con i porti di Rodi e Manfredonia, Bisceglie, Polignano a Mare, Brindisi, Melendugno-San Foca, Marina di Leuca. Bandiere blu la Puglia cresce.
Conclusioni
Il totale è positivo per la Puglia e per tutta l’Italia. Bandiere blu la Puglia cresce. Che ha nove destinazioni in più rispetto allo scorso anno (201 contro le 210 del 2022) e 14 nuovi ingressi. Tre di questi sono pugliesi. La regione cerca così di bilanciare le sue meraviglie. Perché se è vero che sono fuori dalla classifica le spettacolari Isole Tremiti e Otranto, è pure vero che rientra la stupefacente Zinzulusa di Castro.
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