Quanto si guadagna affittando un immobile a uso turistico nel Salento? Meglio con un’agenzia immobiliare?
Prefazione
Quanto si guadagna affittando una casa vacanza. Il Salento è un territorio molto attrattivo che però fa fatica a decollare. Parlare di turismo è deleterio, in quanto il lasso temporale di due mesi, luglio e agosto. O meglio, in molti casi di soli 20 giorni ad agosto. Una finestra di tempo molto irrilevante quindi. Diverso sarebbe se i flussi turistici, durassero sei mesi o più. Inoltre un territorio senza infrastrutture, e dove si fa fatica a controllare, o meglio non si controlla per nulla, non potrà mai decollare oltre i due mesi attuali.
Le norme – Quanto si guadagna affittando una casa vacanza
Affittare il proprio immobile a uso turistico, rispettando le norme, non conviene. Per i seguenti motivi: la legge permette la locazione solo occasionale, e per occasionalità non si intende alcuna forma organizzata di ricettività. E non si intende la stagionalità. L’apertura della partita iva, che ne conseguirebbe, non potrebbe apportare degli utili, ma al contrario delle perdite. Se poi per ottenere i c.d. affitti (locazioni) ci si rivolgesse ai portali online, bisognerà considerare non solo la commissione degli stessi, ma anche l’iva al 22% sulle loro commissioni. Ed almeno il 21% ulteriore quale la cedolare secca.
Il guadagno
Quanto si guadagna affittando una casa vacanza. La convenienza nel locare il proprio immobile a uso turistico, è solo nella natura illegale, con il rischio che una volta “scoperti” dal fisco, questi attivi la partita iva d’ufficio. Attivazione con data retroattiva, di 5 anni, se si è dichiarato qualcosa, oppure con data retroattiva di 7 anni, se non si sia dichiarato nulla. Prevedendo il pagamento del doppio, di quanto non si è versato, e nella forma imprenditoriale. Aver ottenuto il codice identificativo, e/o dichiarare forfettariamente i redditi da locazione, senza definirli, non è assolutamente motivo di regolarità.
A chi non rivolgersi – Quanto si guadagna affittando una casa vacanza
Rivolgersi invece ai portali, e a chiunque soggetto non abilitato, potrebbe far insorgere delle problematiche di natura penale, sia per i soggetti che intermediano irregolarmente, e sia per chi si è loro rivolto. Ed il fisco, in questa direzione è già operativo, incrociando i dati.
Affidare il proprio immobile con contratti cosiddetti vuoto per pieno, è illegale, in quanto tale formula è consentita solo ai Tour Operator. I quali acquistano periodi dagli albergatori, e non certo dai privati. Diverso sarebbe invece affidare il proprio immobile con contratti commerciali, della durata di 6+6 anni, in cui l’azienda locatrice, presenta una scia, volta ad attivare gli immobili, con le caratteristiche di casa vacanza.
Rivolgersi alle agenzie immobiliari
Tutto cambia se invece ad occuparsi di locazioni turistiche, sono le agenzie immobiliari. Le uniche e sole abilitate dalla legge 39/1989, come intermediarie. In questo modo gli introiti derivanti dalle locazioni, non sarebbero appetitosi. Così come avviene ora, nella totale illegalità. Ma ad ogni modo, potrebbero essere sostanziosi, e rispettosi delle norme.
Rischio Salento – Quanto si guadagna affittando una casa vacanza
Un territorio carente di infrastrutture, dove regna incontrastata l’illegalità, e con il fai da te dilagante, non potrà mai decollare in ambito turistico, anzi il rischio di un flop è dietro l’angolo. Il comparto turistico del Salento, necessita di particolari competenze al fine di promuoversi e competere.
Dipende se l’attività viene svolta in forma imprenditoriale, dall’ubicazione e dalle caratteristiche dell’immobile. Certamente si guadagna bene, affittando in forma non imprenditoriale, ma evadendo. In quanto la forma sarebbe imprenditoriale. Affittare in forma imprenditoriale significa avere costi per il commercialista, per i contributi, utenze, Imu e Tari più care. Di contro si possono scaricare i costi.
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